Carlotta Bertotti

Sfido i canoni della bellezza

Per 10 anni ha avuto un segreto, nascosto nella metà sinistra del suo viso. Poi ha smesso di nascondersi e di truccarsi e ha iniziato a raccontarsi: Carlotta Bertotti è la nuova protagonista di “Storie di STRAordinaria bellezza”
Carlotta Bertotti

Sentirsi normale

Carlotta Bertotti, 23enne torinese, studentessa universitaria, modella e influencer, mille passioni e una “vita sola, da condividere con me stessa” è la nuova protagonista della rubrica “storie di STRAordinaria bellezza”, perché?
La sua particolarità è avere sul viso un nevo di Ota, che rende la sua bellezza davvero unica, adesso che è diventata una modella-influencer! Ma non è sempre stato cosi!
 
E’ da poco stata protagonista nel programma delle Iene in un monologo straordinario ma partiamo come sempre per gradi.
E’ apparsa su Instagram quasi 5 anni, scegliendo di raccontare la storia della propria unicità proprio sul social che fa della perfezione e dell’apparenza il suo must!
Il suo primo post senza filtri e senza trucco risale al 9 agosto 2018 e si raccontava così: “Questa è la prima volta dopo 19 anni che mi sento leggera. Riesci a crederci? Io ancora no. Non è stato semplice doversi struccare per uscire di casa (ma d’altronde cos’è semplice?), alla fine ti abitui all’idea che devi coprire chi realmente sei, insomma, devi indossare quotidianamente una maschera per essere ‘normale’.”
E prosegue “Che poi che cos’è la normalità e quali sono i parametri che segnano il confine tra normale e non?…”
Quello che cerco di spiegare nel mio blog da quando è nato e quindi quando ho scoperto la storia di Carlotta non ho potuto non dedicarle questo articolo!
 
Per 10 anni ha avuto un segreto, che ha nascosto nella metà destra del suo viso con il trucco: una voglia grigio-bluastra, che si chiama Nevo di Ota, che, dall’età di otto anni, occupa una parte del suo volto, inclusa la sclera dell’occhio; si tratta di una condizione benigna rara, presente soprattutto in estremo oriente e in particolare in Giappone e poco nota in Europa, caratterizzata da una iper pigmentazione della cute che si presenta come una voglia nero blu sulla pelle.
 
Quando è nata, Carlotta aveva solo un puntino nell’occhio, La madre la portò da uno specialista e inizialmente si pensò ad un trauma da parto. Invece era un qualcosa destinato a crescere con lei e a “segnare” per tutta la sua vita il suo volto, racconta la modella, in un’intervista.
Per dieci anni ha cercato di coprire la sua “macchia” con il make-up e ha indossato una lente speciale, una condizione che le ha causato dolore, non solo fisico.
Passava ore a truccarsi pur di sentirsi “normale”, come tutti gli altri: ogni mattina impiegava più o meno due ore a truccarsi, tutto da autodidatta, poi il trucco andava perfezionato nel corso della giornata. Durante i mesi estivi faceva più sedute di make up al giorno e il bagno al mare era assolutamente vietato.
Fino all’ultimo anno del liceo… 
Un momento che si rivelò decisivo nella sua vita.
Una decisione presa a 18 anni,
poco dopo gli esami di maturità.
Carlotta decise di non nascondersi più. Semplicemente, smise di truccarsi.
Prima mostrandosi ai suoi amici, poi al mondo intero, scegliendo di apparire al naturale sul suo profilo Instagram.
E da studentessa universitaria diventò un modello di body positivity, raccontando in modo trasparente la sua storia.
In un’intervista racconta:
“Ho smesso di nascondermi. Era il 2019, in estate, dopo un lungo percorso psicologico. Avevo pianificato con il mio psicoterapeuta il giorno, che è stato in estate, durante la maturità. Perché la vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa. Anche perché io mi sono sempre piaciuta ma avevo paura del giudizio degli altri e di essere definita come qualcosa di extraterrestre”.
E poi racconta quel primo episodio:
“Avevo già organizzato tutto, era il viaggio della maturità a Valencia. I miei compagni non sapevano della mia macchia, mi ero truccata per andare in spiaggia: vado in bagno, mi strucco, torno dagli altri e…”.
E?
“Niente avevano fatto finta di nulla e quindi ho chiesto: ‘Ragazzi ma notate qualcosa di strano?’, mi sentivo quasi presa in giro, mi avevano vista per 5 anni in una maniera e ora non potevano non vedere quanto fossi diversa. Perché oltre a coprire la macchia indossavo anche una personalità molto dura, all’interno di qualsiasi tipo di dinamica sociale: facevo la rappresentante di classe, organizzavo le feste, avevo organizzato quel viaggio, ma sempre con distacco. Quindi anche loro non si sono mai spinti oltre a un certo limite. Quando mi hanno vista, in quel momento, sotto tutto un altro punto di vista, fragile, hanno avuto una coscienza umana incredibile e mi hanno detto: ‘Per noi sei sempre Carlotta…”
“Quel bagno per me è stata una liberazione, un’esperienza che non mi dimenticherò mai…”
“Così ho capito che non mi devo più nascondere e che posso usare la mia unicità per aiutare gli altri a esprimere loro stessi”.
Sentirsi diversi fa paura, ma lì ti puoi scoprire speciale“.

Per sforzarmi di assomigliare ali altri, avevo smesso di somigliare a me

Oggi mi piaccio senza trucco o meglio mi piace usare il make-up come un mezzo

Per la Festa delle Donne di questo 2023, è tornata a truccarsi come non faceva da tempo ma solo per fare un video (che descrive come il più importante di tutti) per  mandare un messaggio. 
Nella didascalia scrive:
“Sto lentamente scoprendo chi sono davvero. Sto realizzando che forse la vita è più semplice di quanto avrei mai potuto pensare – e in essa vi è più bellezza di quanto io abbia mai immaginato che potesse esistere.
Non sei nata per impressionare nessuno. Amati perdutamente.
E buona festa della donna.”
“Ciao può mai iniziare così un discorso importante?
Evidentemente sì!
Ci tenevo a fare questo video per dirvi che io sono stanca.
Sono stanca di tutti i modelli irraggiungibili che ci impone la società e che proviamo ad accettare, ad interiorizzare e una volta che ci siamo riuscite… ecco che comincia una lotta perenne, con la vita e con noi stesse, lottiamo per raggiungere quella perfezione che non raggiungeremo mai, perché è proprio così che iniziamo a volerci sempre più… più qualcosa: più belle, più dolci, più intelligenti, più felici.
E la verità è che è uno sforzo vano, anzi ridicolo.
Perché non è ridicolo non darci il permesso di fallire, di sbagliare, di essere spaventate.
La verità è che probabilmente falliremo ancora, che ancora una volta ci capiterà di sentirci tristi, a volte forse addirittura disperate e poi si riparte.
Cambieremo idea tante volte, cambieremo opinioni e il segreto per vivere bene questo cambiamento è farsi scivolare addosso le aspettative: le nostre e quelle degli altri.
Ho passato anni a truccarmi per coprire il mio nevo, oggi mi piaccio senza trucco o meglio mi piace usare il make-up come un vezzo, come un modo per esprimere me stessa e non per necessità e in tutto questo io non sono mai stata sbagliata e lo capisco solo adesso.
Quello che mi auguro per tutte noi è che impareremo a volerci più bene, a viverci senza pretese, con leggerezza, accettandoci per quelle che siamo, oggi che è l’8 marzo e tutti gli altri giorni!”

Non esistono né scelte giuste né scelte sbagliate e la scelta che avevo preso quando avevo deciso di truccarmi non era una scelta sbagliata. Nascondevo me stessa per l’esigenza di uscire di casa e poter condurre una vita normale. Neanche oggi, la scelta di mostrarmi e raccontarmi senza trucco è una scelta sbagliata. Alla fine l’unica scelta giusta è quella che ci rende fieri, giorno dopo giorno, della persona che siamo.

Se ti fissano, lasciali fissare!

Qualche settimana fa, Carlotta Bertotti è stata protagonista alla @redazioneiene, dove in uno stupendo monologo ha raccontato la difficoltà di sentirsi diversa.

Se ti fissano, lasciali fissare.

Carlotta Bertotti e l’agenzia Imperfetta

Carlotta Bertotti per farsi conoscere ha scelto l’agenzia italiana inclusiva Imperfetta.
Si legge sul sito dell’agenzia:
I’MPERFETTA PROJECT nasce per connettere, ispirare e dare voce ad una community di donne straordinariamente imperfette, per elogiare la bellezza femminile e celebrarla attraverso le sue imperfezioni.
Proponendo una rappresentazione genuina e autentica di una nuova bellezza, il progetto intende scardinare il paradigma del modello perfetto e mettere in mostra personaggi reali, non stereotipati, orgogliosamente unici e originali, a cui piace esprimersi attraverso l’immagine del proprio corpo e il proprio stile unico.
Sosteniamo un’idea di bellezza imperfetta perché è nelle imperfezioni che vince la personalità. Sperando che le nuove generazioni di donne non debbano aspirare ad una bellezza idilliaca per sentirsi adeguate, che possano sbocciare senza sprofondare nelle insicurezze, che possano provare a piacersi e apprezzarsi per quello che sono realmente e per quello che sanno fare.”

La sua mission

“Mi piace raccontare e normalizzare la quotidianità riferendomi alla mia e far sì che gli altri si possano riconoscere nelle emozioni e nei sentimenti che esternalizzo grazie ai miei canali. Diciamo che possiamo definirmi influencer di uno stile di vita che si discosta un po’ dalla vetrina instagrammabile”.
 
Ogni giorno mostra con orgoglio ciò che la rende unica, nella speranza di aiutare gli altri a fare lo stesso. Grazie ai social ha imparato a raccontarsi, a confrontarsi, a rispondere agli haters. 
Sì perchè sono ancora in molti non comprendono il fatto di mostrarsi “al mondo” #senzatruccoesenzafiltri e se anche non la insultano le chiedono “perchè non compri quella macchia? Esistono molti fondotinta coprenti!” o ancora “Vorrei una spiegazione: perchè nelle foto appari una volta con la macchia sul viso a sinistra e una volta a destra?”, al di là che vorrei capire perchè dovrebbe giustificarsi… maaa siamo così social e non abbiamo ancora capito che con i selfie le foto vengono al contrario??!

 

La conclusione è sempre la stessa: abbiamo ancora molto da imparare! E dobbiamo far uscire la nostra empatia!!

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